Condividere Energia Positiva: ma per una volta non siamo di fronte a suggerimenti pseudo psicanalitici, quanto a un’idea imprenditoriale. Nel 2015 Alberto Gastaldo, neo laureato al Politecnico di Torino in Ingegneria della Produzione Industriale, con il sostegno del padre Claudio, crea a Nichelino (TO) la cooperativa Energia Positiva. L’idea è semplice ma innovativa: «Permettere a chi non può installare un impianto fotovoltaico, per esempio perché vive in un condominio, di entrare in modo diretto nel mercato delle rinnovabili partecipando a una struttura cooperativa che mette a disposizione porzioni, sotto forma di quote associative, di impianti di produzione o acquisiti o realizzati ex-novo» spiega Alberto Gastaldo, 32 anni, presidente di Energia Positiva.

Una comunità nazionale sui generis, che aggrega quanti più soggetti possibili nel settore della produzione di energia rinnovabile, per accelerare la transizione energetica; un modello che punta alla democratizzazione del mercato, garantendo la partecipazione a cittadini e piccoli investitori; con gli stessi benefici di avere un impianto “fisico” installato sul proprio tetto ma con tutta la flessibilità di un impianto “virtuale”.

Chi si associa alla cooperativa – oggi sono 622, in prevalenza privati – a fronte della sottoscrizione ha diritto all’attivazione di una fornitura di energia rinnovabile al 100%, all’anticipo del pagamento delle bollette, a un’utilità annuale media del 5% a riduzione degli anticipi goduti, alla detrazione d’imposta Irpef del 30% perché «la cooperativa è una PMI innovativa. Dal 2015 Energia positiva ha raccolto 7,6 milioni dai soci – dice Gastaldo – impiegati per acquisire oltre 20 impianti di produzione e realizzare una decina di interventi di miglioramento energetico in strutture industriali, condominii e abitazioni private. La produzione energetica rinnovabile prodotta è di più 7 GWh annuali, per una riduzione equivalente di CO2 di oltre 2700 tonnellate/anno. I consumi annuali dei soci sono intorno agli 1,5 GWh di energia elettrica e i 200.000 m3 di gas naturale».

Gli impianti di Energia Positiva sono soprattutto nel Nord Italia (27), uno in Puglia e uno in Abruzzo, l’obiettivo è «potenziare la presenza con nuove acquisizioni, da finanziare con 1,5 milioni tramite la campagna di crowdfunding che abbiamo lanciato con Green Arms srl – annuncia Gastaldo – start up che fa parte del gruppo di imprese legate alla nostra cooperativa». Energia Positiva non ha dipendenti diretti: sono le società operative per gestione e manutenzione degli impianti ed erogazione ad occupare dieci persone assunte a tempo pieno. Ai fornitori esterni è richiesto il rispetto rigoroso delle regole sia ambientali sia a garanzia dei lavoratori.

Due le sfide per il 2022. «Allargare la comunità di produttori e consumatori consapevoli del loro ruolo “chiave” nella conversione rinnovabile del sistema italiano di produzione energetica e, lato fornitura, lanciare una nuova “tariffa produttore”, uguale per tutti, collegata al prezzo di generazione dei nostri impianti e slegata dalle dinamiche di mercato che stanno portando i prezzi a livelli assolutamente spropositati, se raffrontati con le medie degli ultimi anni» promette Gastaldo.

Mauro Fresco su La Voce e Il Tempo del 12 dicembre 2021