Domenica 7 novembre 2021 – XXXII Domenica del Tempo Ordinario – 

1Re 17, 10-16 – Salmo 145 – Eb 9, 24-28 – Mc 12, 38-44

La figura della vedova in tutte le culture antiche era – è tuttora in alcune realtà come l’India – segno di povertà, solitudine e nullità. Una vedova è invece per Elia la speranza nella carestia e nella fame, non solo di pane ma anche di fede e di docilità alla parola di Dio. In terra pagana una donna si prende cura di lui, che in patria era perseguitato.

Sempre una vedova suscita l’ammirazione di Gesù: Egli si identifica nel gesto di generosità assoluta. Ella è animata dallo stesso slancio che arde nel suo cuore: “dava tutto quello che aveva per vivere”, come Gesù che stava per dare se stesso.

Perciò la propone ai discepoli come esempio dell’unica via per “entrare nel santuario non fatto da mani di uomo”: la via del dono totale della propria vita, vincendo la paura di rimanere senza niente perché sicuri di avere tutto.