Domenica 12 gennaio 2020 – Battesimo del Signore – Is 42, 1-4.6-7; Salmo 28; At 10, 34-38; Mt 3, 13-17.

La parola del Padre riconosce e indica in “Gesù di Nazareth”, il Figlio mio, l’amato” che apre per noi “i cieli” di un nuovo modo di sentire lo sguardo di Dio posato sulla nostra vita.

Dove i servi di Dio, i profeti fino a Giovanni, invitano alla conversione sottolineando l’imminenza del giudizio, Gesù preferisce il tono più mite e mansueto di chi annuncia una Grazia che non si impone ma si fa piccola e “si lascia fare”, prima di chiedere e di agire.

Possiamo fare nostra la protesta del Battista: “Sono io che devo essere battezzato da te”, per essere in condizione di accogliere nella persona di Gesù colui “che viene a me” e per dare a tutti la possibilità di lasciarsi coinvolgere dall’azione della Grazia.