In tre anni, tra il 2016 e il 2018 il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa San Paolo ha erogato 27 milioni di euro «a favore di iniziative realizzate da enti non profit. Per il biennio 2019-2020 il Fondo ha stanziato 13,5 milioni. Nel selezionare i progetti – spiega Giovanna Paladino, responsabile Segreteria Tecnica di Presidenza di Intesa San Paolo– privilegiamo quelli organici agli obiettivi di impegno sociale della Banca secondo linee di intervento predefinite che, per il biennio 2019-2020, sono il contrasto alla povertà educativa e la dispersione scolastica, la violenza sulle donne e sui minori e la demenza senile. Per essere selezionati i progetti devono avere un impatto rilevante, sostenibile e replicabile».

Possono presentare progetti e richiedere contributi gli enti legalmente riconosciuti che per statuto non perseguano scopi di lucro e che quindi hanno sancito il divieto di distribuire utili o avanzi di gestione. Gli enti devono rispettare le leggi che disciplinano il Terzo Settore; le imprese sociali, costituite ai sensi del D.Lgs. 155/2006, possono partecipare a patto che l’erogazione liberale sia destinata al sostegno di iniziative di particolare rilievo sociale o culturale.

I bandi, quindi, sono aperti alle associazioni di assistenza e di promozione sociale; alle organizzazioni di volontariato; agli enti e associazioni che operano per la tutela dell’ambiente; a quelli sportivi dilettantistici; agli enti impegnati in attività di studio, ricerca e di rilevante valore culturale o artistico; agli enti religiosi per progetti di lotta alla povertà; a Fondazioni e Istituti di ricerca scientifica, tecnologica, medica, o che svolgano attività esclusiva nello spettacolo; Università, Istituti universitari e Scuole.

Si possono richiedere importi fino a 5mila euro oppure superiori: se la cifra supera i 100mila euro il progetto viene sottoposto all’analisi, al monitoraggio e alla valutazione esterna di un istituto universitario. Non sono ammessi progetti destinati esclusivamente alla costruzione, ristrutturazione, restauro o messa a norma di beni mobili e immobili; quelli destinati allo sviluppo commerciale, o che che prevedono l’organizzazione di iniziative e l’erogazione di servizi a titolo oneroso o comunque a prezzo non calmierato; gli eventi e le attività di raccolta fondi; l’acquisto di quote nel capitale di società di qualsiasi genere; l’organizzazione di eventi e manifestazioni folcloristiche, promozionali, turistiche o commerciali, di concorsi e premi, la pubblicazione di opere musicali, libri o iniziative editoriali divulgative a scopo sociale, a meno che abbiano un particolare rilievo nazionale o locale e la distribuzione avvenga a titolo non oneroso.

L’acquisto di attrezzature e beni durevoli può essere inserito nel budget per un importo non superiore al 20% della quota richiesta, le attività di comunicazione per un importo fino al 5 per cento.

Nell’area religiosa gli interventi supportati devono avere prevalente natura sociale, mentre in quella della ricerca l’intervento del Fondo si concentra sui progetti per il miglioramento della vita degli individui che risolvano problematiche gravi.

Le domande possono essere presentate fino a settembre 2020 tramite il sito https://group.intesasanpaolo.com/it/sociale/fondo-di-beneficenza/come-richiedere-un-contributo

Nel torinese nel biennio 2018-2019 sono stati finanziati i progetti Youth Files, della Fondazione Piazza dei Mestieri Marco Andreoni, per la formazione, l’inserimento lavorativo, l’educazione e socializzazione dei giovani; dell’Associazione International University College Of Turin per istituire 9 borse di studio per partecipanti alle cliniche legali. Lo IUC porta a Torino brillanti studenti di diritto da tutto il mondo, in grado di offrire ai migranti presenti sul territorio metropolitano competenza legale e vicinanza culturale.

mi_interesso_di_te_graficaM’Interesso di Te 2 è il progetto della Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il Sociale: l’Ente ha allargato i confini della precedente iniziativa, partita a fine 2017, anche ai neomaggiorenni oltre che ai minori stranieri non accompagnati (MSNA). Il territorio di riferimento è, oltre che Torino, anche Napoli e Catania per arginare il fenomeno dell’esclusione sociale e dello sfruttamento minorile dei MSNA e dei neomaggiorenni attraverso interventi di formazione, recupero e reinserimento sociale e lavorativo.

Il Mio Posto Nel Mondo – Imparando un lavoro con i MagazziniOz dei Magazzini Società Cooperativa Sociale Onlus favorisce l’accesso al mercato del lavoro di giovani con riduzione della capacità lavorativa superiore al 46 per cento.

“Tu Al Centro” della Piccola Casa della Divina Provvidenza sostiene la “Casa Accoglienza Cottolengo” di via Andreis 28 a Torino, una mensa diurna che offre pasti caldi gratis alle persone indigenti o in difficoltà economica, dal lunedì al venerdì, dalle 10,30 alle 13 con 70 posti a sedere che, occupati a rotazione permettono di servire circa 150 pasti al giorno.

su La Voce e Il Tempo del 5 gennaio 2020