Domenica 3 maggio 2020 – IV Domenica di Pasqua – At 2, 14.36-41; Salmo 22; 1Pt 2, 20b-25; Gv 10, 1-10

Anche noi, come i tremila di Pietro, siamo chiamati a seguire il Pastore di cui conosciamo la voce.

Il cammino si snoda in quattro tappe: il pentimento, il battesimo, il perdono dei peccati e il dono dello Spirito Santo. Bisogna varcare una porta per entrare nella salvezza: “io sono la porta”, dice Gesù, e “sono venuto perché (coloro che mi seguono), abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.

Il Signore può essere riconosciuto e invocato da ciascuno come “mio pastore” perché Egli portò i nostri peccati nel suo corpo. Il pastore si è fatto agnello per il sacrificio pagando con la sua vita il prezzo del nostro riscatto. È il grande annuncio della Pasqua di Cristo, Servo del Signore.

Il nostro pastore è unico: ama le sue pecore; purché non siano belanti e gregarie.