Domenica 21 marzo 2021 – V Domenica di Quaresima – Ger 31, 31-34; Salmo 50; Eb 5, 7-9; Gv 12, 20-33

Il profeta Geremia vide e subì la caduta di Gerusalemme e annunciò una “nuova ed eterna alleanza” scritta nel cuore dell’uomo, non su tavole di pietra. Il cristiano rilegge quella promessa alla luce della croce di Cristo, di quell’istante fondamentale in cui egli ”elevato da terra, ha attirato tutti a sé”.

Quell’istante è “l’ora” per eccellenza. A questa “ora” può accedere tutta l’umanità rappresentata dai greci che desiderano conoscere Gesù. E il Cristo a tutti coloro che vogliono comprendere il significato della sua “ora” insegna una piccola e fondamentale parabola annunciando con essa la legge della croce: il chicco di grano messo sottoterra per germinare la nuova vita. Può significare morire alle seduzioni del “mondo” e vivere la vita nuova dei battezzati, ma anche che la morte non è la fine di tutto poiché segna l’ingresso nella vita “eterna”.