Strutture residenziali e servizi territoriali e sanitari per i più deboli: dipendenti da sostanze, minori, famiglie con difficoltà sociale e abitativa, disabili, anziani, studenti stranieri. Da quasi trent’anni il Gruppo Arco, associato a Confcooperative, – sede nel quartiere Cenisia di Torino, nel grande stabile che i Fratelli delle Scuole Cristiane hanno concesso in comodato, attività in tutto il Piemonte, sostenute anche da Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT – opera nel delicato mondo del sociale: soci e collaboratori della cooperativa lavorano quotidianamente con persone fragili.

E sin dalla fondazione hanno creduto nella necessità di fare rete. «Un concetto che oggi è quasi abusato, ma noi abbiamo sempre ritenuto fondamentale aprirsi al territorio, ad altre realtà di volontariato – afferma Marco Trabaldo, socio fondatore e oggi presidente del Gruppo Arco –, alle strutture pubbliche e all’università».

Così è avvenuto con la SEC, Scuola di Economia Civile. «Dopo aver partecipato a un corso per imprenditori della Scuola – spiega Trabaldo – ho lanciato l’idea di promuovere nel 2019 un’attività di formazione trasversale per tutti i soci e i collaboratori del Gruppo Arco sui temi dell’economia civile. E visto che docenti e relatori erano nella nostra sede il venerdì abbiamo organizzato con loro incontri aperti al pubblico il sabato mattina». Tra ottobre 2019 e gennaio 2020 nell’auditorium di Arco in via Capriolo 18 oltre trenta partecipanti “esterni” hanno così scoperto i valori dell’economia civile.

«Soci e dipendenti, con la guida dei docenti SEC, hanno invece potuto fare un percorso di formazione inusuale – riassume Trabaldo – non tecnico e specifico per le professionalità di ciascuno, come di solito si fa, ma trasversale e partecipativo, con l’obiettivo di riscoprire i nostri valori fondanti e di immaginare il futuro della cooperativa e del nostro impegno sul territorio».

Il corso aziendale ha portato alla redazione dei prossimi appuntamenti formativi per le risorse del Gruppo e alla individuazione di alcune strategie future per la cooperativa.

Nel 2020, sempre con la consulenza della SEC, si punterà così su tre aspetti: la comunicazione interna ed esterna, per far sì che tutti gli attori siano a conoscenza dei servizi offerti e delle nuove attività, per costruire nuove reti sul territorio e raccontare l’impatto sociale del Gruppo; la misurazione e la valutazione dell’impatto generato, aprendo un ufficio studi e ricerche con l’obiettivo di sviluppare nuovi servizi, approfondendo la conoscenza e l’utilizzo di sistemi di valutazione; la revisione del sistema retributivo e dell’organizzazione, riconoscendo responsabilità e deleghe e introducendo formule di welfare aziendale.

Nell’autunno 2020 il Gruppo Arco ospiterà nuovamente incontri aperti al pubblico, per raccontare un’esperienza che coinvolge circa 180 lavoratori e soci, per un terzo donne, che nel 2018 hanno garantito servizi per un contro valore di oltre 4 milioni di euro.

La Voce e Il Tempo, 1° marzo 2020